Sogno

 

Sono una stella. Lo dico nascondendo il viso tra le lenzuola di lino.

La camera è luminosa e vuota. Solo le stelle si sussurrano a vicenda parole folli e pulsanti. Vado alla porta. Le stelle mi seguono in schiere assetate.

Fuori, i fiori si vendono da soli. La fievole supplica «prendi me, mio re!» continua a rimbombare a lungo nelle mie orecchie. Corrono per i viali gli amanti abbracciati,

e tremano non di freddo ma di desiderio.

 

Chiudo la porta. Tutta la stanza canta nel sonno. Le stelle, travestite da colombe abbagliate, si precipitano dalla loro padrona per lasciarsi carezzare in un delirio amoroso. Le carezzo finché non scompaiono.

 

Dormo e ti pieghi sopra me con il nostro futuro bambino!

I vostri visi sono pallidi, ma sorridete. Spezzate il pane della tenerezza su me.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

traduzione di Elda Pianezzi